Fino al 1995, anno della “Riforma Dini”, tutti gli Enti Previdenziali obbligatori calcolavano le pensioni con il “metodo retributivo”, cioè le agganciavano alla retribuzione del lavoratore e agli anni di attività, non alla entità dei versamenti nel periodo lavorativo. Questo meccanismo ha portato ad assegni pensionistici ben superiori a quanto versato e valorizzato nel tempo, con relativi problemi di sostenibilità della spesa pensionistica. Ad oggi solo pochi Enti Previdenziali applicano ancora il “metodo retributivo”, seppure con alcune correzioni. In ENPAM sono a “retributivo” tre delle cinque Gestioni: Quota B, Medici di Medicina Generale e Ambulatoriali.