Entro il 30 settembre p.v. dovranno arrivare, via Pec, le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione contenenti la liquidazione delle somme dovute, molte delle quali già ricevute dai contribuenti. Si precisa che nel caso siano state presentate domande distinte per i diversi ruoli, si riceveranno altrettante comunicazioni di liquidazione.
Poi si aprirà la fase dei pagamenti, la più delicata. Le prime due rate sono in scadenza il 31 ottobre 2023 ed il 30 novembre 2023, ciascuna delle quali pari al 10% del totale; le altre scadono nei mesi di febbraio, maggio, luglio e novembre dal 2024 al 2027.
Gli effetti della definizione agevolata si perdono totalmente qualora non si paghi anche solo una delle rate (fatto salvo il ritardo di 5 giorni per ciascuna delle scadenze). Il contribuente conserva comunque il diritto a richiedere una dilazione, secondo le regole ordinarie, a meno che la precedente dilazione fosse già scaduta prima della presentazione della domanda di sanatoria.