Come stanno vivendo i giovani dentisti l’emergenza sanitaria Covid-19?
Certamente si respira un clima di incertezza. Il costante aumento dei contagi non permette a nessuno di abbassare la guardia. La nostra professione appare essere tra le più a rischio, per gli inevitabili contatti ravvicinati con i pazienti. Questo ci impone meticolosità e un grande senso di responsabilità nella gestione dei sistemi di protezione, non solo per preservare noi stessi, ma anche per i nostri cari e tutti coloro che si affidano alle nostre cure. La maggior parte dei giovani odontoiatri cominciano la loro carriera come collaboratori e spesso non possiedono nessun controllo della gestione in sicurezza dello studio.
Ci troviamo a dover far fronte a qualsiasi condizione, talvolta incontrando la collaborazione da parte di studi attenti e meticolosi, altre volte siamo costretti noi stessi, giovani collaboratori, a dover provvedere al reperimento dei nostri DPI, per garantire un lavoro in sicurezza.
Un’altra significativa criticità che caratterizza questo periodo di incertezza è rappresentata dalla difficoltà di poter accedere al mondo del lavoro o avere la possibilità d’instaurare nuove collaborazioni; incontriamo proprietari di studi che con fatica cercano di adattarsi alla nuova realtà, trovandosi spesso nella condizione di non poter inserire nuove risorse umane nello staff. Questo clima di insicurezza e preoccupazione si ripercuote ovviamente anche sulla possibilità di noi giovani di poter pensare e progettare il nostro futuro, anche dal punto di vista imprenditoriale. Gli attuali oneri di carattere fiscale e burocratico rendono infatti ulteriormente difficile immaginare di poter avviare una propria attività in questo periodo.
Quali effetti sugli odontoiatri in formazione?
Se da una parte la didattica on line ha permesso di proseguire la formazione degli studenti e l’introduzione della “laurea abilitante” ha rimosso ostacoli nell’immissione al mondo del lavoro, l’attività di formazione ha comunque sofferto di forti rallentamenti. Ciò vale in misura differente da ateo ad ateneo. Purtroppo, in alcune realtà la formazione pratica ha subito un inevitabile arresto, data l’impossibilità da parte degli studenti di poter accedere ai reparti. Ognuno di noi sa bene quanto la formazione pratica si fondamentale nella nostra professione ed è forte il disagio di tanti ragazzi neolaureati che si ritrovano privati di un fondamentale e centrale aspetto della formazione, oltre a quella puramente teorica.
Cosa ANDI con i Giovani può fare in questo contesto?
ANDI con i Giovani nasce innanzitutto con lo scopo di rappresentare anche ai giovani odontoiatri laureati e non, dando voce , attraverso i coordinatori delle varie sezioni provinciali, alle realtà professionali locali che affrontano ogni giorno. Regolarmente, come coordinatore di ANDI Roma Giovani, parlo con i miei giovani colleghi e con i ragazzi delle Università romane e cerco di confrontarmi con i coordinatori delle altre sezioni. Negli ultimi anni ANDI, attraverso ANDI Con i Giovani, è stata capace di creare una grande rete che abbraccia tutta Italia per offrire risposte, aiuti e diffondere consapevolezza tra noi giovani. Grazie ad ANDI con i Giovani non ci siamo mai sentiti soli.
C’è un appuntamento importante per i giovani a Novembre, di cosa si tratta?
Esatto, come ogni anno, si svolgerà il Congresso Nazionale ANDI con Giovani, quest’anno ovviamente in versione on line, il 21 Novembre, attraverso la piattaforma Brain. Il tema scelto per il 2020 è “Education for Innovation” ed interverranno relatori di fama internazionale fra cui Massimo Fuzzi, Edoardo Mancuso, Alessandro Pezzana, Lucia Reggio, Grazia Tommasato, Giacomo Piacentini, Roberto Scrascia e Francesco Mangano.
Insomma, un evento da non perdere! Potrete seguire tutti gli aggiornamenti e ricevere ulteriori informazioni a riguardo attraverso la mia pagina Facebook, quella di ANDI Roma Giovani e ovviamente quella di ANDI Nazionale o tramite la stessa piattaforma Brain.
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