Giunta quest’anno alla sua 22a edizione, la Model List of Essential Medicine (EML), assieme alla Model List of Essential Medicine for Children (EMLc), raccoglie i medicinali qualificabili come indispensabili e necessari per il mantenimento della medicina di base, al fine di preservare la salute pubblica. Aggiornato ogni due anni, questo documento funge da guida per le amministrazioni sanitarie e i governi nazionali, fornendo una griglia di valutazione atta a facilitare l’approvvigionamento e l’impiego dei vari preparati in ambito clinico. A quasi 50 anni dalla loro prima pubblicazione, da oggi EML e EMLc includono una sezione dedicata all’odontoiatria.
Questa nuova sezione include un numero di farmaci a base di fluoro, precedentemente rubricati come “Vitamine e Minerali” nella sola forma di “Fluoruro di Sodio”, suggerendoli per il trattamento della carie; inoltre, pone le basi per aprire questa categoria ad altri prodotti contenenti fluoro, come il fluoruro di diammina d’argento e alcuni vetroionomeri. Grazie a questa inclusione, risulterà più facile produrre e reperire a livello globale questi compositi, essenziali nel ridurre l’impatto della carie – ad oggi la patologia che conta il maggior numero di casi a livello mondiale.
Queste classificazioni, ricercate e aggiornate dall’OMS a cadenza regolare, mirano a riconoscere medicinali e sostanze alle quali governi nazionali ed enti regolatori internazionali possano facilitare l’accesso: queste dovrebbero essere infatti inserite esplicitamente all’interno della programmazione sanitaria nazionale, e le autorità vigilare sulla loro reperibilità, tutelandone il commercio e vigilando sui prezzi di vendita. Per questo motivo, EML ed EMLc vengono oggi prese a ispirazione da oltre 150 paesi nella compilazione delle normative nazionali di approvvigionamento farmacologico. Anche per questo motivo, l’inclusione della medicina odontoiatrica all’interno di queste griglie aspira a normalizzare l’accesso a sostanze fondamentali per la salute di base della popolazione, facilitandone diffusione e utilizzo da parte dei professionisti.
Come riportato durante il 23° Meeting del Board OMS sulla selezione e l’utilizzo di farmaci di base, la permanenza di una vasta gamma di patologie orali non sempre tempestivamente risolte, prima tra tutte la carie, rappresenta un notevole rischio sanitario a livello globale. Questa modifica potrebbe quindi costituire un passaggio fondamentale nella direzione di una più vasta pianificazione internazionale a favore di una odontoiatria di base rivolta alla totalità della popolazione, in grado di abbassare le diseguaglianze in rispetto all’accessibilità alle cure odontoiatriche ed assicurare a tutta la popolazione globale uno standard minimo condiviso di salute orale, a partire proprio dalla garanzia di una piena capacità di scelta terapeutica e farmacologica.
La proposta di questo ampliamento all’EML è stata avanzata dall’Oral Health Programme, una sottosezione OMS dedicata alla salute orale; alla stesura del documento hanno collaborato diversi enti di ricerca e gruppi di lavoro. Fin dai primi momenti, alcuni gruppi avevano avanzato la necessità di includere all’interno di questo ampliamento anche i dentifrici al fluoro. FDI, con l’approvazione e il supporto delle associazioni nazionali, aveva avanzato una lettera chiedendo l’opportunità di inserire questi dentifrici all’interno della lista dei farmaci di base. In questo modo, si sarebbe riusciti non solo ad agevolare la diffusione e l’accessibilità globale a questi prodotti, ma anche a monitorarne la composizione a livello centrale, a tutela del consumatore finale.
Sfortunatamente, questa proposta non è stata raccolta: i dentifrici al fluoro non sono stati inseriti come voce indipendente, ma come un sottoinsieme dei prodotti contenenti fluoro. Tuttavia, una strada rimane aperta: resta la richiesta di identificare, entro il 2023, prodotti, farmaci o altre sostanze specifiche contenenti fluoro, a patto che siano raccomandati nel contrasto della carie. Oltre ai dentifrici, questa richiesta potrebbe aprire le porte ad una serie di farmaci a larga distribuzione e facilmente riproducibili (come le tinture topiche di fluoro) le quali, in alcuni contesti problematici, aiuterebbero a combattere la carie, a diffondere la fluorizzazione e a garantire un minimo condiviso di salute orale per la popolazione.
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