La Direzione Generale per la “cura della persona, salute e welfare” della Regione Emilia-Romagna ha emesso una circolare in virtù della quale anche in questa regione le Società tra Professionisti (STP) sono autorizzate all’esercizio di attività mediche e odontoiatriche, ammettendo quindi la possibilità di esercitare la professione secondo una nuova organizzazione della attività professionale quale quella rappresentata dalla STP.
I criteri autorizzativi regionali sono stati quindi differenziati in quattro differenti opzioni fra loro diverse in base al tipo di attività svolte nelle strutture organizzate in forma di STP.
In particolare, le Società tra Professionisti (STP) monodisciplinari in ambito odontoiatrico vengono equiparate, da un punto di vista autorizzativo, agli studi associati, nei termini espressi dalla Delibera di Giunta regionale 2520 del 2004.
Questa norma rappresenta un risultato di grande rilievo per la professione odontoiatrica, in quanto consente lo svolgimento di essa rinforzando le prerogative di autonomia e libertà professionale dei professionisti rispetto alla presenza di eventuali investitori, e contemporaneamente aprendo allo sviluppo di forme aggregate di attività odontoiatriche rispettose dei principi etici alla base della professione ma pronte al futuro.
Il risultato è da ascrivere alla perfetta sintonia esistente, anche in Emilia-Romagna, tra l’Esecutivo regionale ANDI e le Commissioni provinciali dell’Albo Odontoiatri (CAO): un sistema virtuoso che sia a livello nazionale che regionale si dimostra nuovamente vincente.
A tale sinergia si somma il grande spirito di collaborazione manifestato dall’Assessorato alla Sanità dell’Emilia-Romagna, che ha saputo e voluto raccogliere l’importanza che questa misura rappresenta per il sostegno all’Odontoiatria di prossimità e per lo sviluppo della professione nella forma più idonea nel rispetto delle normative e nella salvaguardia dei pazienti e dei professionisti.