Il 4 novembre 2023 presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (Roma) si è tenuto il primo congresso dal titolo Oral Diseases Management: unicità, complessità ed evoluzione, che ha visto la compartecipazione di ben quattro società scientifiche, AISOD, SIOI, SIOG eSIOH . A creare il filo rosso tra queste è stata la società italiana di sedazione cosciente in odontoiatria (AISOD) che negli ultimi anni sta cercando di colmare il divario che esiste tra le prestazioni odontoiatriche performate alla poltrona nel paziente collaborante e le procedure in narcosi per coloro che non sono sufficientemente complianti.
A fare gli onori di casa la Dott.ssa Angela Galeotti, responsabile di struttura complessa di odontostomatologia dello stesso ospedale e presidente in carica di AISOD, che nel pomeriggio antecedente all’evento, ha aperto le porte del reparto per condividere insieme ai membri dell’associazione la cultura della sedazione cosciente in campo pediatrico a studenti e colleghi tramite dimostrazioni pratiche ed approfondimenti teorici. Tra i vari relatori si contano: Dott. F. Morandi, Dott. G. Farinea, Dott.ssa V. Masoero, Dott. M. Moscati, Dott. C.M. Manzella, Dott. G. Menicucci.
Questo primo momento, spiega la presidente di AISOD, è stato fondamentale per avvicinare i professionisti ad un mondo ancora poco noto, che non si basa soltanto sulle tecniche farmacologiche più o meno avanzate, ma sulla conoscenza del potere della comunicazione come strumento curativo.
L’evento del sabato mattina si è poi aperto con una tavola rotonda, proprio a sottolineare la necessità di un confronto sulla tematica dell’opportunità che la sedazione cosciente rappresenta per il mondo odontoiatrico.
A partecipare a questo scambio si è visto il susseguirsi di esponenti di ogni declinazione professionale, che hanno portato il loro spunto di riflessione sulla base della propria esperienza in merito.
Tra questi ritroviamo Dott.ssa A. Perini (Presidentessa Associazione Italiana Sturge Weber) Dott.ssa E. Cortis (Referente della Società italiana di Pediatria), Dott. G. Vignato (Odontoiatra sedazionista Libero professionista), Dott. G.B. Grossi (Past president AISOD), Prof. D. Tripodi (Presidente SIOI), Dott. O. Gorrieri (Presidente SIOG), Dott. P. Ottolina (Presidente SIOH), Prof. L. Ottolenghi (presidente della Conferenza dei presidenti dei corsi di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria), Dott. D. Paschina (Vice presidente CAO Nazionale), i quali hanno tutti concordato che la conoscenza di questa disciplina sia imprescindibile per l’attività clinica dell’odontoiatra, per come la conosciamo oggi.
Afferma la Prof. L. Ottolenghi che la materia di Anestesiologia non soltanto sia trasversale alle varie specialità odontoiatriche, ma di come la sua conoscenza abbia un decorso verticale nella formazione dei nuovi odontoiatri, traendo le proprie basi nei principi di anatomia fino alla sua applicazione clinica con la finalità di poter garantire a tutti i pazienti il medesimo diritto inalienabile alla salute.
Questo concetto è stato ben sottolineato dal Dott. G.B. Grossi, il quale afferma che la sedazione cosciente è anche a sostegno dei pazienti più fragili, che in alcune circostanze non tollererebbero un intervento in narcosi. Inoltre, la sedazione cosciente rientra in un principio di “sostenibilità” per ottenere un beneficio sia da un punto di vista economico per il SSN, oltre che, come appena detto, biologico.
La tutela e la protezione della sanità pubblica, primum movens di CAO, si ripercuote sulla tutela del lavoratore stesso, afferma il Dott. D. Paschina, e che in questa circostanza sostiene il diritto dell’odontoiatra a praticare la sedazione cosciente alla luce di una coscienza ed etica professionale fondata sulla formazione.
La giornata è proseguita lasciando spazio ai contributi scientifici incentrati sulla patologia orale come specchio di un organismo in evoluzione, che si dilata dall’età infantile a quella anziana, passando per le unicità del paziente con bisogni speciali. I relatori che hanno trattato queste tematiche (Prof. M. Mignogna, Prof. M.C. Manière e Prof. P.G. Arduino) sono stati fiancheggiati da altrettanti giovani che hanno combinato il rispettivo caso clinico con il major topic.
Da questo evento si evince l’intensa necessità da parte del mondo dell’odontoiatria di distaccarsi dalla visione classicamente “odontofila” per compiere un ulteriore passo avanti: durante la sua disamina, il Dott. G. Vignato ricorda che secondo l’OMS il “medico è colui che attraverso le cure garantisce il benessere della persona”, un benessere che può essere minato dallo stato d’ansia; ed ecco, che non esiste medico che non abbia l’attenzione volta all’emotività del paziente.
In questa chiave ANDI sposa la nuova visione proposta, ponendosi a sostegno del recente orizzonte che si profila ed incoraggiando la divulgazione dell’idea dell’odontoiatra del domani “unico, complesso ed evoluto”.