Le due province poste agli estremi opposti della Liguria si presentano con situazioni distinte e se quella al confine con la Francia sta concludendo le vaccinazioni anche per il personale di studio, nello spezzino si è ancora in attesa di poter procedere, pur registrando la conclusione delle somministrazioni agli Odontoiatri.
Dott. Giuseppe Gandolfo, Presidentedi ANDI Imperia: “Le vaccinazioni per gli Odontoiatri nella nostra provincia sono state tra le prime a cominciare, rispetto allo scenario nazionale, già a gennaio e in questo momento sta avvenendo la somministrazione a coloro i quali, per vari motivi, non avevano ricevuto il vaccino nella prima fase. C’è stato solo un po’ di ritardo nelle vaccinazioni per il personale ASO, a causa di qualche incomprensione tra Provincia e Regione: sia la CAO che l’Ordine dei Medici chirurghi ed Odontoiatri si sono adoperati in questo senso ed al momento stanno proseguendo in modo costante e regolare. Per quanto ho visto personalmente, l’organizzazione degli hub vaccinali è ottima. L’adesione dei colleghi a vaccinarsi è stata pressoché totale.
Riguardo alla possibilità di offrirci come vaccinatori volontari, siamo disponibili, anche se credo che al momento non ci sia carenza di personale ma solo di vaccini, almeno sul nostro territorio. Resta inteso che le vaccinazioni non potranno avvenire all’interno degli studi Odontoiatrici, soprattutto per motivi organizzativi e di sicurezza”.
Riassume la situazione nella provincia de La Spezia il Presidente della Sezione ANDI, Dott. Francesco Verdiglione: “Nella nostra provincia le vaccinazioni agli Odontoiatri, sia per la prima che per la seconda dose, sono già terminate. Il problema è relativo alla campagna vaccinale per il personale di studio: inizialmente inserito nella fase prioritaria di vaccinazione. Successivamente ci è stato richiesto di specificare le diverse qualifiche all’interno degli studi, con una conseguente fase di stallo relativamente al personale, per il quale siamo ancora in attesa di aggiornamenti.
Sulla proposta di presentarci come vaccinatori su base volontaria, siamo disponibili ma non sappiamo ancora come questa procedura verrà organizzata e come verranno coinvolti gli Odontoiatri. Stiamo raccogliendo le adesioni sul territorio e preciso che, personalmente, non credo possa avvenire ciò all’interno degli studi , bensì ritengo che possa essere fattibile presso strutture più organizzate. L’azione, su base volontaria, potrebbe essere, quindi svolta nelle strutture indicate dalla Regione o dalle Asl”.