Al momento del voto sulla Legge europea il Senato dovrà esprimersi anche sugli emendamenti relativi allo svolgimento dell’attività odontoiatrica in forma societaria che approderanno in Aula dopo lo stop subito in Commissione.
Il Senatore Pietro Lorefice, firmatario dell’emendamento che porta il suo nome, intervistato da ANDI OGGI, riassume l’importanza che queste modifiche possono avere, prima di tutto, per la salute e la sicurezza dei cittadini.
Quello che è successo in Commissione e l’atteggiamento del Governo non mi hanno scoraggiato – dichiara Lorefice – ed è per questo che ho deciso di presentare anche in Aula l’emendamento volto a consentire l’esercizio dell’attività odontoiatrica in forma societaria solamente alle società per professionisti (STP).
Ribadisco ancora una volta che obiettivo dell’emendamento non è quello di difendere una determinata categoria, bensì la tutela dei pazienti! Se anche fosse stato necessario un’ulteriore esempio della bontà del principio che sottende l’emendamento, è arrivata, proprio il giorno successivo al voto contrario della 14a Commissione, la sanzione di 1 milione di euro dell’AGCM a Dentix Italia per condotte contrarie alla diligenza professionale e per la prospettazione ingannevole, carente e non trasparente dei servizi offerti.
Inoltre, mi preme sottolineare ancora una volta come l’approvazione del mio emendamento non causerebbe in nessun modo la perdita di posti di lavoro: infatti le “cliniche” non avrebbero nessuna difficoltà a trasformarsi in STP, anzi, questo consentirebbe ai professionisti che vi sono impiegati di svincolarsi dalla logica del profitto a tutti i costi che troppo spesso contraddistingue questo tipo di società e concentrarsi sul bene del paziente e sulla qualità delle cure offerte. Inoltre, darà la possibilità ai dentisti che vi lavorano di liberarsi da impropri contratti di collaborazione che possono nascondere pratiche tipiche del lavoro subordinato.
Vedremo come andrà a finire, quello che posso dire è che su questo emendamento ho ricevuto il sostegno non solo del MoVimento ma anche di colleghi appartenenti ad altre forze politiche e aggiungo che c’è anche la piena disponibilità nei confronti del Governo per migliorare il testo, ad esempio prevedendo un periodo transitorio per facilitare le società operanti nella trasformazione in STP. Quello che è certo – conclude Lorefice- è che in Aula tutti dovranno prendersi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini, siamo qui per questo.