È riconosciuto in Italia ed ovunque nel mondo che l’affermazione “uguaglianza di genere” fa riferimento alla correttezza di considerazione, accesso a risorse e opportunità, sia per le donne che per gli uomini, in base alle rispettive esigenze. Uguaglianza non significa necessariamente che donne e uomini debbano diventare simili (International Labour Office, 2000).
“La nostra meta non è di trasformarci l’uno nell’altro, ma di conoscerci l’un l’altro e d’imparare a vedere e a rispettare nell’altro ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro completamento.”
Hermann Hesse, Narciso e Boccadoro
In riferimento alla mia esperienza di odontoiatra italiana, ritengo che l’uguaglianza di genere esista tra le nuove generazioni di professionisti. Oggi l’impegno delle donne in odontoiatria riguarda non solo le specializzazioni “tradizionalmente femminili” come ortodonzia o odontoiatria pediatrica, ma anche quelle dell’area chirurgica. Inoltre, ritengo che non ci siano differenze di genere nel trattamento economico in Italia.
Disparità di genere, invece, sono ancora presenti nelle posizioni di leadership soprattutto nelle Università. Il maggior problema riscontrato dalle donne nei ruoli di leadership è dovuto alla difficoltà di conciliare la vita familiare e quella professionale.
In una professione sempre più declinata al femminile, soprattutto nelle fasce di età più giovani, è necessario che anche i sistemi organizzativi tengano conto di questa nuova realtà e vi si adeguino.
La cosiddetta femminilizzazione della professione è uno dei grandi cambiamenti che coinvolge la nostra professione, con un costante aumento del numero di donne odontoiatre in Italia.
I dati FNOMCEO aggiornati al 2020 mostrano che ci sono 17198 donne e 45700 uomini odontoiatri; le donne rappresentano il 27% di tutti i dentisti italiani. Tuttavia, osservando i dati per fasce di età, sotto i 40 anni il numero delle donne e degli uomini è quasi paritario. Infatti, nel range 25-29 anni gli uomini odontoiatri sono 1709 e le donne 1578. Al contrario, nel range di età 55-59 anni i dentisti uomini risultano 3381 e le donne 1207.
Questo cambiamento demografico avrà un’impatto sul modello di lavoro e sulla presenza delle donne nei ruoli professionali di leadership.
L’uguaglianza di genere è la via verso il futuro e l’Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani (ANDI) fa da guida in questo percorso. I direttivi ANDI sul territorio nazionale rispettano il bilanciamento di genere tenendo in considerazione meritocrazia ed impegno.
Spero che questo messaggio positivo possa raggiungere tutti i colleghi giapponesi per dare sostegno al diritto di uguaglianza per una corretta considerazione, accesso a risorse e opportunità, sia per le donne che per gli uomini, in base alle rispettive esigenze.
Dott.ssa Angela Rovera
BDS, MSc, PhD, FHEA
*I dati riportati sono tratti da: Ufficio Stampa e Informazione FNOMCEO 04/03/2020: https://portale.fnomceo.it/8-marzo-il-sorpasso-delle-donne-medico-sotto-i-65-anni-sono-piu-degli-uomini/
Scarica l’articolo originale di Journal of Japan Dental Association (JJDA)