Mascherine e gel disinfettante esauriti
L’allerta legata al Coronavirus, in questi ultimi giorni, ha aperto la strada ad una condotta allarmante ed illegale.
La Guardia di Finanza è in azione dopo che sul web sono apparse mascherine con valvole ideali per coronavirus al costo di €. 189 Euro e detergente per le mani a prezzi stellari.
Il Nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano ha effettuato acquisizioni di documenti e dati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sulle “manovre speculative” nelle vendite a prezzi folli di prodotti sanitari in questi giorni di emergenza.
La difficoltà, imminente, di reperire prodotti igienico-sanitari, quali gel disinfettanti, guanti sterili e mascherine nella grande distribuzione o nelle farmacie ha condotto, secondo recenti dati statistici, all’esistenza di fenomeni speculativi su tali beni, ad oggi classificati come “beni prima necessità” con rincari oltre il 160% sui prezzi praticati al pubblico e con prezzi stellari ed aumenti pari al 650% per gli acquisti on-line.
La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per il reato di “manovre speculative su merci” ai sensi dell’art. 501 bis C.P., proprio a causa della vendita dei prodotti igienico-sanitari, tramite e-commerce, a prezzi superiori a quelli di mercato, per arginare la diffusione del Coronavirus.
A fini meramente illustrativi, il reato in commento punisce chiunque, nell’esercizio di qualsiasi attività produttiva o commerciale, compie manovre speculative ovvero occulta, accaparra o incetta materie prime, generi alimentari di largo consumo o prodotti di prima necessità, in modo tale da determinarne la rarefazione o il rincaro sul mercato interno, con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da Euro 516,00 ad Euro 25.822,00.
La ratio legis della norma de qua trova fondamento nella necessità di tutelare il sistema economico nazionale, costantemente minacciato dai fenomeni di accaparramento dei beni di prima di necessità, che comprendono ad oggi, alla luce dell’emergenza sanitaria in atto, anche i prodotti sanitari in commercio.
Il bene giuridico oggetto di tutela non è l’interesse economico dei singoli operatori, bensì l’interesse pubblico volto a garantire che i prezzi seguano le fisiologiche regole del mercato.
Ai fini della configurazione del reato, è altresì, indispensabile la sussistenza di un pericolo concreto e non meramente presunto. Infatti, in tema di manovre speculative su merci, è necessario che la sottrazione all’utilizzo o al consumo riguardi rilevanti quantità ovvero condotte tali da ingenerare un serio pericolo per la situazione economica generale.
Nell’indagine potrebbe anche essere contestato il reato di “frode nell’esercizio del commercio”, perché a volte vengono vendute mascherine chirurgiche per mascherine Ffp3, ossia quelle adatte per emergenze sanitarie come il nuovo coronavirus.