Modifica al Piano Vaccinale nazionale, Ministro Speranza conferma l’inserimento di Odontoiatri e personale di studio.

Continua, seppur a macchia di leopardo, la progressiva ricomprensione da parte delle Regioni degli Odontoiatri, dei loro dipendenti e collaboratori di studio, nella fascia prioritaria per la vaccinazione contro il COVID-19.

La situazione presenta ancora difformità territoriali, a volte anche all’interno della stessa regione, provincia o, addirittura, della medesima ASL di competenza, ma l’impegno profuso da Sezioni e Dipartimenti ANDI, in stretto accordo con CAO, sta contribuendo a sanare un vulnus che non poteva essere tollerabile.

Bisogna necessariamente considerare che oggi si sta registrando un rallentamento e, in alcuni casi, uno stallo, a causa del ridimensionamento delle forniture da parte di Pfizer, che da occasionale, si sta rivelando continuativo, con una riduzione delle dosi previste vicina al 30%.

Situazione che genera anche l’esigenza di un accantonamento delle scorte necessarie alla somministrazione in tempi utili della seconda dose a coloro i quali era già stata inoculata la prima.

A fronte delle problematiche logistiche, si è inserito anche un rimbalzo delle responsabilità tra Stato e Regioni sulle competenze in merito all’inclusione o meno nella Fascia 1 di priorità, altro aspetto che ha complicato ulteriormente le cose. Sotto questo aspetto le azioni degli Ordini e di ANDI, così come la sensibilità e la disponibilità di molti funzionari locali, sono stati determinanti nell’individuare soluzioni.

Ad aprire uno spiraglio di maggior chiarezza è stato l’intervento della Vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali, On. Rossana Boldi che, ha sollecitato nuovamente il Ministro Speranza a confermare l’assunzione degli impegni presi nei confronti della libera professione e non solo per gli Odontoiatri.

Il Ministro, durante la discussione delle risoluzioni conseguenti alle sue comunicazioni sulle ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza COVID-19, ha dato rassicurazioni rispetto al fatto che, come aveva specificato l’On. Boldi in aula, “vanno ricompresi i liberi professionisti sanitari e non solo i medici liberi professionisti, ma tutte le professioni sanitarie che esercitano in regime di libera professione e non soltanto e anche il personale degli studi. Per ciò che riguarda gli Odontoiatri, in molte regioni sono già partiti (con le vaccinazioni Ndr), ma l’assistente alla poltrona rischia tanto quanto l’Odontoiatra, e quindi deve essere vaccinato tanto quanto lui. E per ciò che riguarda gli altri professionisti, ricordo che, in un momento in cui il Sistema sanitario nazionale è tutto orientato, o per lo meno per la maggior parte, alla cura del COVID, le persone che hanno necessità di determinate cure si rivolgono alla libera professione.”

In sintesi, diversamente da quanto traspariva da notizie dei giorni scorsi, le modifiche al Piano Vaccinale, relativamente all’inserimento degli Odontoiatri liberi professionisti in fascia prioritaria, sono in itinere e il recepimento di tale orientamento da parte dei governi Regionali dovrebbe essere solo più una questione di tempo e, ovviamente, di disponibilità di vaccini.

Resta comunque alta l’attenzione dei rappresentanti delle CAO che di ANDI, sia nelle aree dove già è possibile accedere alla vaccinazione per gli Odontoiatri e per il proprio personale, ma, soprattutto, in quelle Regioni dove ancora non si è proceduto in tal senso.