Incontrare direttamente le persone per sensibilizzarle sul tumore del cavo orale, su come prevenirlo e combatterlo. È con questo obiettivo che per il dodicesimo anno consecutivo anche quest’anno, tra soli tre giorni, saremo nelle piazze di tutta Italia con l’Oral Cancer Day. Un appuntamento che si rinnova di anno in anno e che vede il coinvolgimento dei colleghi volontari, non solo nelle strade e nelle piazze, ma anche in eventi di informazione e sensibilizzazione appositamente organizzati, oltre che negli studi dei soci ANDI aderenti per un intero mese di visite gratuite che si protrarranno fino all’8 giugno. Il valore di questa iniziativa che ANDI e la sua Fondazione onlus portano avanti resta immutato, soprattutto alla luce dei dati epidemiologici.
Il tumore del cavo orale rappresenta il 5% dei tumori nell’uomo e l’1% nella donna, colpisce le cellule di rivestimento della bocca, sviluppandosi più frequentemente su lingua, mucosa delle guance, pavimento della bocca, orofaringe e tonsille, e purtroppo la sua incidenza complessiva è in aumento. Basti pensare che in Italia fa registrare ogni anno oltre 9.000 nuovi casi con una mortalità, a 5 anni dalla diagnosi, di oltre il 43%. Quando però questo tumore è rilevato e curato nella sua fase iniziale è possibile ottenere un tasso di guarigione di oltre l’80%, con interventi terapeutici poco invasivi. Per questo i nostri obiettivi sono, e devono continuare a essere, un’adeguata prevenzione e la diagnosi precoce. Sappiamo che, nella sua fase iniziale, il tumore del cavo orale si presenta frequentemente attraverso macchie, placche, piccole erosioni o ulcere all’interno della bocca. Anomalie silenti che non presentano sintomi, sono persistenti e non si risolvono spontaneamente, pericolosamente sottovalutate, vengono spesso etichettate dai pazienti come semplici “infiammazioni”. Per vincere la sfida contro questo tumore il nostro dovere è quindi quello di invitarli a sottoporsi a screening puntuali e periodici, in modo da poter capire se la lesione sia una patologia non evolutiva o se rappresenti lo stadio iniziale di un vero e proprio tumore e agire, quindi, tempestivamente. Perché i dentisti, in questo caso, rappresentano proprio la prima linea di controllo.
Un’altra fondamentale parte del nostro impegno, durante l’Oral Cancer Day così come in tutto il resto dell’anno, è anche quello di far comprendere ai nostri pazienti quali siano i principali fattori di rischio che possono provocare l’insorgere di questa neoplasia, in modo tale che possano evitarli o, quanto meno, limitarli. Fumo di sigaretta, abuso di alcool, esposizione ad agenti virali come il Papilloma Virus (HPV16), scarsa igiene e lesioni traumatiche, dieta povera di frutta e verdura e, infine, l’età per chi ha già superato i 45 anni. Elementi e cattivi comportamenti che, spesso combinati fra loro, aumentano notevolmente la probabilità di sviluppare la malattia, non è infatti un caso che il 90% dei soggetti affetti da carcinoma orale sia composto da fumatori abituali. Adottare corretti stili di vita rappresenta quindi un fondamentale strumento di prevenzione che non dobbiamo stancarci di raccomandare ai nostri pazienti e alle persone che sabato incontreremo presso i nostri gazebo informativi.
L’Oral Cancer Day è il progetto di Fondazione ANDI e ANDI che ci vede più coinvolti e, probabilmente, anche quello che concorre maggiormente a promuovere il nostro ruolo professionale presso il grande pubblico, contribuendo così ad arginare i troppi luoghi comuni da sempre associati alla nostra categoria professionale. Per la terza volta consecutiva siamo al fianco e in sinergia con la SIPMO, la CAO Nazionale, i Cenacoli Odontostomatologici e l’Associazione Nazionale AIOLP. Ringrazio quindi il prof. Lo Muzio e la professoressa Campisi, il dott. Raffaele Iandolo, la dottoressa Maria Grazia Cannarozzo e il dott. Carmelo Zappone per la loro sempre fattiva collaborazione.
Per quest’edizione 2018, vorrei citare e porre al centro dell’attenzione, il convegno ONJ UPDATE 2018 “Osteonecrosi delle ossa mascellari da bifosfonati e altri farmaci” di Alessandria, organizzato da Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D’Aosta, Azienda Ospedaliera SS Antonio e Biagio e C Arrigo e SIPMO. La grande rilevanza di questo incontro non è solo scientifica ma anche, e soprattutto, legata alla compresenza di oncologi, medici, patologi orali e, quindi, dentisti. Un significativo passo in avanti nella sempre più importante attività di promozione del nostro ruolo professionale anche in tematiche così complesse e di interesse fondamentale per la salute generale. Un grazie doveroso al dott. Vittorio Fusco per l’impeccabile organizzazione e la gentile ospitalità e alla dottoressa Elena Duca, presidente di ANDI Alessandria.
Infine, tengo a ringraziare sin da ora tutti i presidenti provinciali e i colleghi che di anno in anno si impegnano per la riuscita di questa attività, ma anche coloro che scelgono di sostenerla attraverso la donazione del proprio 5X1000. È proprio grazie a questi fondi, infatti, che possiamo garantirne la prosecuzione, per questo vi invito anche quest’anno a mettere nella casella “Sostegno del volontariato” della vostra dichiarazione dei redditi la vostra firma accanto al codice fiscale 08571151003 di Fondazione ANDI. Diventerà un aiuto concreto per la cura di chi è in difficoltà e contribuirà a trasmettere la giusta immagine di noi dentisti, che ogni giorno lavoriamo e ci impegniamo per aiutare le persone a vivere meglio.
Questo semplice gesto aiuterà l’Oral Cancer Day e gli altri progetti della nostra Fondazione a crescere e a farsi conoscere di più e meglio da cittadini e colleghi, e a fare di noi una categoria di professionisti davvero attenta alle necessità di chi ha più bisogno.
Grazie per la vostra scelta. Grazie per sostenere la vostra Fondazione. Grazie di cuore a tutti colleghi che sabato e fino all’8 giugno saranno impegnati in prima persona.
Grazie a chi sceglierà di aiutare la nostra professione.
Per maggiori informazioni fondazioneandi.org.
Giovanni Evangelista Mancini
Presidente Fondazione ANDI onlus