È iniziata oggi la somministrazione del vaccino ai liberi professionisti del settore sanitario, compresi gli Odontoiatri e il personale di studio. Un buon risultato che premia il lavoro svolto dai Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, supportati dalle CAO provinciali e dalle associazioni di categoria.
Il Presidente del Dipartimento ANDI Puglia, Dott. Salvatore Lolli, nell’intervista di Andinews descrive nel dettaglio la situazione nella sua regione.
Qual è lo scenario vaccini nella vostra regione per il settore odontoiatrico?
Sono lieto di poter confermare che oggi, sabato 6 febbraio, è iniziata la vaccinazione per gli Odontoiatri e il personale di studio. All’avvio della campagna vaccinale avevamo già registrato l’impegno e la disponibilità dell’Assessore Lopalco a ricomprendere gli Odontoiatri e tutto il personale nella prima fase.
Mercoledì 3 febbraio è pervenuta una circolare regionale che ci informava che saremmo stati contattati per iniziare la vaccinazione prevista per il fine settimana e che sarebbe proseguita anche nella settimana successiva. Quindi ringraziamo come categoria l’Assessore Lopalco per il rispetto dell’impegno assunto.
Ci riteniamo soddisfatti anche della tempistica adottata, considerando anche la difficoltà oggettiva nell’approvvigionamento dei vaccini.
Un suo commento sulle misure di sicurezza e sui protocolli all’interno degli studi odontoiatrici. Come Odontoiatra privato cosa proporrebbe? Quali modifiche attuerebbe?
Ci siamo sempre attenuti ai protocolli prescritti durante la grave fase pandemica. Attualmente, visto che la situazione sta leggermente migliorando e considerando che è partita la campagna vaccinale, auspico un allentamento delle misure, fermo restando il rispetto delle regole fondamentali quali adeguati dispositivi e aerazione dei locali.
Ridurre i tempi necessari per la messa in sicurezza sarebbe già molto utile per incrementare la quotidiana attività lavorativa.
In che modo la pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto sulla capacità di fornire assistenza?
il timore del contagio e il lockdown generalizzato ha ridotto il numero degli accessi nei nostri studi. Da dati Regionali pervenuti posso sicuramente asserire che abbiamo avuto un calo di fatturato compreso fra il 30 e il 35% che ha inciso pesantemente sulla nostra capacità reddituale.