Da anni si parla di patto generazionale, della necessità di dare un sostegno ai giovani colleghi per garantire un futuro alla professione odontoiatrica così come la concepiamo e la esercitiamo.
Intenzione ufficializzata nel Congresso Politico ANDI di Verona del 2007 con la creazione di un gruppo di lavoro che ha studiato le problematiche specifiche che incontrano i giovani odontoiatri nell’entrare nel mondo del lavoro nonché le problematiche studentesche. Impegno verso le nuove generazioni che ha, poi, trovato la sua consacrazione nell’ultimo Documento Politico approvato durante il Congresso di Torino del maggio scorso.
Nel rispetto di questo deliberato congressuale, ANDI intende mettere a punto tutta una serie di servizi volti ad incentivare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani odontoiatri sia come liberi professionisti che come collaboratori. Servizi a disposizione dei giovani Associati e proprio per questo motivo, ulteriore agevolazione, è stato proposto di portare da 2 a 4 anni la quota associativa ridotta per i neolaureati e da 30 a 32 anni il limite per essere catalogati quali Soci Ordinari a quota ridotta.
Ma l’impegno di ANDI verso le generazioni future si concretizza definitivamente con il Progetto ANDI Young con l’obiettivo di intercettare le esigenze a partire dagli studenti, dei giovani odontoiatri e supportare i Soci ANDI rientranti nella categoria “under 35”, al fine di favorire il ricambio generazionale ed anche dirigenziale associativo.
Referenti del progetto e coordinatori del GDL “Futuro della professione”, i Vicepresidenti Nazionali Massimo Gaggero e Aldo Nobili , che lo hanno illustrato ad un gruppo ristretto di aziende del settore durante la 40° edizione di International Expodental a Milano.
“Il percorso di inserimento nella professione è, oggi, insidioso per la presenza di situazioni “commerciali” dove il giovane è spesso un mero esecutore di piani di trattamento in un contesto in cui l’obiettivo non è sempre del tutto uguale a quello del dentista tradizionale” – dice Massimo Gaggero, che continua – “Favorendo la formazione di nuovi e consapevoli liberi professionisti potremo così continuare la tradizione odontoiatrica italiana che da sempre si svolge in regime libero professionale. In questi anni i giovani colleghi sono chiamati ad operare in quella che oramai i più definiscono “un’economia di guerra” ed alcuni colleghi più maturi, che hanno raggiunto posizioni importanti in termini professionali in tempi molto differenti, sono ugualmente minacciati”.
“Con ANDI Young – spiega Aldo Nobili – vogliamo creare un unico contenitore, che potremmo chiamare in questa fase “incubatore d’impresa”, con l’obiettivo di offrire servizi a tutto tondo per il neo laureato accompagnandolo attraverso una piattaforma di servizi dedicati, creati per supportarlo nei primi anni di professione. Servizi che permetteranno al giovane collega di crescere come dentista ma soprattutto come professionista”.
Queste, in sintesi le azioni individuate da mettere in pratica con l’attivazione del progetto: contribuire alla formazione professionale post-laurea dei giovani dentisti, fornire strumenti fiscali per favorire l’immissione nel circuito del lavoro, creare una community in area riservata WEB, fornire indicazioni riguardanti l’andamento del settore odontoiatrico ed identificare una nuova tipologia di “Socio Young” che abbia caratteristiche utili e di interesse per l’iscrizione ai “non Titolari di studio”.
Punto di forza sarà certamente la formazione, una formazione non solo clinica pensata e realizzata appositamente per il neo laureato che avrà come “casa privilegiata” il web, ma non solo.
Il progetto ANDI Young sarà presentato dai Responsabili ai Presidenti ANDI al Consiglio Nazionale di Dicembre ed inizierà ad essere operativo nel prossimo 2013, con una serie di “Benefit” riservati agli Studenti Soci Uditori, ai Soci Ordinari a quota ridotta ed ai Soci under 35.