Volevo sapere a quanti anni si va in pensione, se si può continuare a lavorare e fino a che età. Infine se i contributi previdenziali, lavorando oltre l’età pensionabile, sono ridotti e se sono detraibili.
Gentile Collega,
a regolamento vigente, la pensione di vecchiaia in Quota B si può percepire al compimento dei 68 anni di età sia per i maschi che per le femmine.
E’ possibile anche andare in pensione di anzianità a 62 anni di età purchè vi siano almeno 35 anni di contribuzione effettiva e/o riscattata e siano trascorsi 30 anni dalla data di laurea.
L’importo della pensione percepita a 62 anni è penalizzata di circa il 4% per anno rispetto a quanto si potrebbe percepire a 68 anni in costanza di contribuzione e reddito.
Ti ricordo che Enpam eroga anche una pensione correlata ai contributi versati in Quota A, che è possibile richiedere un mese prima del compimento del 65° anno di età se si opta per un sistema di calcolo contributivo o a 68 anni di età e, se si fosse stati iscritti all’Ordine prima del 31/12/2012, con metodo di calcolo misto.
Una volta pensionati, i liberi professionisti, hanno la possibilità di continuare la loro attività lavorativa senza limite di età percependo la pensione e pagando una contribuzione sul reddito da libera professione che può essere pari al 50% del contributo ordinario o, qualora il professionista annualmente opti per questa soluzione, pari al contributo ordinario.
Tutti i contributi previdenziali sono interamente deducibili senza limite di importo nell’anno solare.
I contributi versati da pensionati determinano una rivalutazione annuale dell’importo dell’assegno pensionistico.