Un ordine del giorno denso di argomenti quello che ha caratterizzato la riunione e l’Assemblea nazionale dei 106 Presidenti CAO che si è svolta a Roma dal 29 settembre al 1° ottobre per discutere il futuro della Professione.
Il Presidente nazionale, Raffaele Iandolo, riassume l’incontro nell’intervista rilasciata ad ANDIOGGI.
Sono stati molti e importanti gli argomenti sul tavolo di queste giornate, tra i quali, fortunatamente, anche problematiche già risolte e non solo da affrontare. Cito la questione ASO che si sta avviando a soluzione con l’applicazione pratica del nuovo DPCM.
Uno dei temi maggiormente dibattituti è stato quello relativo all’applicazione delle normative già esistenti sulla pubblicità sanitaria, che preferisco chiamare “informazione sanitaria”, in quanto deve sempre prevalere l’aspetto informativo su quello commerciale.
Si è parlato della valorizzazione della laurea in Odontoiatria come laurea specialistica e dall’Assemblea è emersa una visione per la quale l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri sia da intendersi come qualifica già di per se specialistica. Resta inteso che per i reparti specifici nei quali servono Ortodontisti, Chirurghi orali od Odontoiatri pediatrici è necessaria la specializzazione.
Altro tema “caldo” quello dell’autorizzazione sanitaria, uno strumento che deve essere rivisto. Un aggiornamento che dovrà essere pensato in ottica nazionale e su questo abbiamo forti aspettative dal nuovo Governo che si formerà a breve. In pratica il Governo dovrebbe fornire delle direttive nazionali di carattere generale e consentire, per le peculiarità applicative delle Regioni, l’intervento di queste ultime, ma solo per quanto attiene il punto di vista “procedurale”, garantendo che le caratteristiche che permettono di aprire uno studio dentistico siano uniformi su tutto il territorio nazionale.
Sottolineo che tale iter dovrà essere quanto più possibile alleggerito burocraticamente, consentendo che il suo compimento sia il più rapido e semplice possibile.
Sono intervenuti all’Assemblea il Presidente nazionale ANDI, Carlo Ghirlanda, il Presidente ENPAM, Alberto Oliveti e il Presidente FNOMCeO, Filippo Anelli che, con i loro interventi, hanno consentito la disamina della Professione odontoiatrica dai diversi punti di vista che contraddistinguono i rispettivi ruoli, sebbene convergenti tra loro, offrendo un quadro omogeneo sia dal punto di vista dell’Associazione di categoria, che dell’Ente previdenziale e della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
Questa Assemblea segue di poco le elezioni politiche – prosegue Iandolo – che ci hanno restituito un quadro inedito per il recente passato ovvero una maggioranza ben definita, che consente di avere, salvo remotissime ipotesi diverse, un’idea chiara di chi riceverà l’incarico da parte del Presidente della Repubblica a formare il nuovo Governo. Ovvero, sappiamo già chi si assumerà la responsabilità di governare il Paese e il fatto che ciò avvenga in anticipo rispetto alla prima seduta del Parlamento rappresenta una novità.
Per quanto riguarda il Ministero della salute, veniamo da un Ministro “politico”, che ha offerto alla nostra categoria disponibilità ed ascolto, ma che non è possibile dire quanto effettivamente sia stata incisivo, in quanto condizionato pesantemente dalla pandemia che ha catalizzato energie e risorse.
Ora, però, ci aspettiamo che il Ministro che sarà nominato metta in atto una azione forte e adeguata, non ci sono posizioni preconcette tra un “politico” o un “tecnico”, ma sarà necessario che sia un Ministro in grado di offrire delle evidenze “sul campo” proprie del buon agire anche per quanto riguarda la nostra categoria.
Saranno importanti, in primis – conclude il Presidente CAO -, le voci che caratterizzeranno la definizione dei futuri LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), argomento che ci vede estremamente attenti, ma siamo certi che troveremo nel nuovo Parlamento e nel futuro Governo interlocutori sicuramente disponibili.