Il 26 Maggio 2020, tra meno di un anno, è prevista la piena applicazione del nuovo Regolamento 745/2017 sui dispositivi medici (MDR). “Una legislazione che avrà l’effetto di rafforzare il controllo sul mercato dei dispositivi al fine ultimo di tutelare la salute dei cittadini europei. – come dichiara UNIDI nel suo comunicato – Un obiettivo totalmente condiviso dall’industria dentale italiana ed europea, la cui realizzazione dipende da uno sforzo comune dell’industria, della distribuzione, degli utilizzatori professionali e, in primis, dei soggetti preposti al controllo: autorità competenti e organismi notificati preposti alla certificazione dei dispositivi medici immessi sul mercato europeo.”
Un obiettivo che al momento risulta difficilmente raggiungibile e che potrebbe bloccare non soltanto gli approvvigionamenti in ambito odontoiatrico ma in tutte i settori sanitari. Infatti si rendono necessarie nuove certificazioni per la quasi totalità delle attrezzature e dei dispositivi, una mole di lavoro enorme, incompatibile con i tempi e gli enti certificatori ad oggi accreditati, assolutamente insufficienti a smaltire le pratiche entro la scadenza.
Uno di questi, in particolare, ha sede nel Regno Unito e le problematiche legate alla Brexit potrebbero complicare ulteriormente il rilascio delle certificazioni.
Il CED si è già attivato nelle sedi comunitarie in rappresentanza del mondo libero professionale odontoiatrico, così come ha fatto FIDE, l’organismo che comprende UNIDI e le altre rappresentanze dell’industria dentale europea.
Un appello condiviso da ANDI per una moratoria ulteriore che consenta di cautelare sia i pazienti che i Dentisti, senza ritorcersi loro contro.