In vista dell’imminente riapertura degli studi odontoiatrici si registra una accelerazione delle misure volte a garantire l’abituale sicurezza per operatori e pazienti, anche nell’attuale situazione di rischio da COVID-19.
Tutto prende le mosse dalla richiesta che il Presidente del Dipartimento regionale toscano, Stefano Mirenghi, ha inoltrato al Governatore della Toscana, Rossi e all’Assessore alla Sanità, Siccardi.
Successivamente, è stata inviata la lettera del Presidente di ANDI Firenze, Valerio Fancelli all’indirizzo dell’Autorità sanitaria locale, con la stretta collaborazione della CAO fiorentina presieduta da Alexander Peirano, come supporto istituzionale, rappresentando il viatico alla richiesta di inclusione dei dentisti, quali operatori sanitari esposti, ai test sierologici, in previsione del graduale ritorno alla ordinaria attività, che avverrà nel rispetto delle normative in via di definizione.
La risposta affermativa del Governo regionale consente a tutti gli Odontoiatri toscani di sottoporsi, al pari dei medici di famiglia e degli altri professionisti operanti nella Sanità pubblica, su base volontaria, allo screening sierologico.
Il tutto in attesa che questa disposizione possa ricomprendere, come auspicato, anche il personale di studio quali soggetti di interesse sanitario.
“Con questa iniziativa – dichiara Alexander Peirano, Presidente CAO Firenze – cerchiamo di aprire una strada che possa essere percorsa da tutti i Medici libero professionisti”.
Si tratta di un percorso che ANDI auspica possa essere mutuato da tutte le altre regioni italiane, al fine di intraprendere una ripartenza delle attività negli studi nella sola condizione possibile ovvero quella di massima sicurezza, sia per gli operatori che per i pazienti. Un’ulteriore garanzia verso i cittadini, senza intenti di classificazioni di merito tra i diversi professionisti