Leggo con interesse l’intervista del presidente del CdA del Fondo mètaSalute Roberto Toigo (16 novembre 2018 – Odontoiatria33 – Elvio Pasca) e le Sue dichiarazioni relative alla volontà di ricercare una soluzione al problema dei gravi ritardi nei pagamenti ai dentisti da parte dell’intermediario di rete da loro incaricato di provvedere alla gestione dei servizi odontoiatrici previsti per gli associati al fondo mètaSalute.
Sono certamente in disaccordo con il Sig. Toigo quando Egli fa riferimento ad “aspettative non realizzate”, ad un “cambio di paradigma nel rapporto fra dentisti e pazienti”, che “esistono massimali diversi fra indiretta pura e rete” e che “ci sono dentisti che non hanno ottenuto i guadagni previsti”.
Chiedendomi per quale motivo in mètaSalute i soldi di alcuni loro aderenti abbiano minore valore di quelli di altri (se scegliessi liberamente il mio dentista e mi curassi in modalità indiretta usando il mio voucher riceverei rimborsi inferiori rispetto a coloro i quali fanno riferimento ad un dentista convenzionato, nonostante io paghi la stessa quota di adesione annuale) ed essendo certo che la affermazione per la quale qualcuno non ha ottenuto i guadagni previsti non debba riferirsi ai dentisti ma evidentemente a ben altre figure coinvolte nel caso che ha portato mètaSalute alla ribalta, ritengo che la questione abbia già ottenuto una ottima risposta da parte del Presidente CAO Dott. Iandolo quando afferma: “…Siamo seriamente preoccupati per i nostri pazienti, stritolati tra terzi paganti e terzi lucranti, sballottati tra overtreatment e cure erogate con il misurino e lasciati completamente in balia di logiche economicistiche. Non resteremo spettatori inerti dello svilimento della nostra Professione, che è posta dalla Legge a tutela del Diritto alla salute dei cittadini e mai e poi mai accetterà di svendersi al miglior offerente. Prima di qualsiasi altra valutazione è nostro dovere dal punto di vista etico e deontologico garantire sempre la libera scelta dell’Odontoiatra da parte del paziente. A queste condizioni il paziente vedrà tutelata la propria salute anche in caso del cosiddetto terzo pagante”. Leggi l’articolo.
Sono invece più vicino al ragionamento del Sig. Toigo quando afferma che vada ristabilito equilibrio e che vadano introdotti dei correttivi al sistema di supporto della spesa odontoiatrica per gli assistiti di mètaSalute, anche ascoltando le associazioni di categoria. Quei correttivi che avremmo volentieri già indicato se non avessimo ricevuto disdetta all’ultimo minuto di un incontro fra mètaSalute e ANDI, all’indomani della pubblicazione della mia intervista su Sole24Ore Plus (leggi l’articolo). Sarà stato certamente per cause di forza maggiore, ma il rinvio “sine die” di quell’incontro è stato certamente un episodio sfortunato, che avrebbe invece potuto gestire meglio e avviare prima la risoluzione dei problemi dell’assistenza odontoiatrica ai cittadini iscritti a mètaSalute e ai dentisti che li hanno presi in carico.
Ma dagli errori commessi si può imparare tanto: Sig. Toigo, se i Vostri impedimenti all’incontro con noi fossero terminati e se mètaSalute volesse finalmente parlare con ANDI, siamo nuovamente a disposizione.
A presto
Carlo Ghirlanda