Il prossimo 31 gennaio scade il termine per l’invio al sistema Tessera Sanitaria dei dati relativi alle spese sostenute nel secondo semestre 2022. Si tratta di un appuntamento su cui porre la massima attenzione, soprattutto in considerazione del pesante regime sanzionatorio previsto in caso di omessa, tardiva o errata trasmissione dei dati, fissato dall’articolo 3 comma 5-bis del D.lgs. n. 175/2014 e definito dalla Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 22/E del 23 maggio 2022.
In merito è opportuno ricordare che secondo l’Agenzia, ai fini della determinazione dell’ammontare della sanzione, la stessa si applica relativamente a ogni singolo documento di spesa omesso, errato o trasmesso tardivamente al Sistema TS.
Si ricorda, infine, che, per quanto riguarda il 2023, è stato recentemente ridisegnato il calendario degli invii, per effetto della riscrittura del comma 1 dell’articolo 7 del decreto ministeriale del 19 ottobre 2020 ad opera del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2022. La previgente versione della norma, infatti, prevedeva che a partire dal 2023 l’invio dei dati al sistema Tessera Sanitaria avvenisse con cadenza mensile, ovvero entro la fine del mese successivo a quello di riferimento.
Come accennato, la disposizione è stata riscritta, facendo slittare al 2024 l’obbligo di trasmissione mensile. In altre parole, quindi, i dati afferenti il 2023 dovranno essere trasmessi entro i seguenti termini:
- il 30 settembre 2023 quelli relativi alle spese sostenute nel primo semestre;
- il 31 gennaio 2024 quelli relativi alle spese sostenute nel secondo semestre.
Il passaggio dalla trasmissione semestrale all’invio mensile avrebbe rappresentato un evidente aggravio per gli operatori sanitari, senza peraltro alcuna effettiva utilità per l’Amministrazione fiscale, considerando che la predetta trasmissione è funzionale all’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata che, come noto, ha periodicità annuale.