Massimo Boccaletti, responsabile di Dental Tribune, l’ha detto subito, ancor prima di dare il via alle interviste coadiuvato da Ellen Hidding, presentatrice Tv e da Antonio Ruzzo, vicecaporedattore del Giornale, “Questo libro ha un carattere trasversale, perché percorre tutte le categorie del dentale – ha sottolineato – nessuna di esse infatti può dirsi indifferente alle vicende di Overland”. Di qui la chiamata al microfono, uno per uno, degli esponenti della filiera, spingendosi ben oltre, fino a comprendere Beppe Tenti, il grande viaggiatore, all’origine stessa del volume, il Console di Romania a Milano e “l’inviato” il prof. Enrico Gherlone, che del libro ha redatto la prefazione.
La presentazione de “I bimbi di Overland” scritto da Massimo Boccaletti assieme a Antonio Ruzzo, ha rappresentato nella mattinata di venerdì, un insolito diversivo in Expodental, una specie di affondo mediatico nella bella avventura che da sette anni coinvolge circa 500 volontari del dentale italiano potenzialmente “protesi” verso 140 mila bambini, tanti sono i “rinchiusi” negli oltre 200 orfanotrofi della Romania.
Una kermesse giornalistica, con troupe televisive impegnate a sondare ogni angolo del camion e flash di fotografi in fibrillazione, disseminati tra gli stand. Ma anche una carrellata sul dentale di oggi, attraverso alcune figure rappresentative.
Dopo il breve saluto di Beppe Tenti, carismatico viaggiatore d’antan che sette anni fa concesse all’avventura odontoiatrica mobile quel nome prestigioso che sa di esotico e di orizzonti lontani, si sono infatti alternati via via al microfono il Presidente Nazionale Andi Gianfranco Prada, il Presidente Aio (Pierluigi Delogu) e la Presidente Unid (Laura Antonia Marino), quest’ultima “in veste non ufficiale”, ha tenuto a precisare, bensì di entusiastica testimone di quanto Overland for smile “prende” chi vi si trova coinvolto, sia egli dentista, assistente o igienista. Basta infatti il pensiero di tanti bambini “rinchiusi” per lustri a motivare le incursioni estive di un camion blu e arancione trasformato in studio mobile, su cui salgono idealmente ogni anno circa 500 volontari, di tanti si è accresciuto in questi anni “il popolo di Overland”.
Pochi, nel dentale, possono dire di non averne mai sentito parlare. E non solo perché il nome di quel camion ricorda una celebre serie di viaggi avventura immortalati da oltre 150 trasmissioni tv. La notorietà spiega tuttavia, solo in parte, la piccola, grande folla che ha seguito la presentazione, in piedi o accosciati, qualcuno con occhi decisamente lucidi. Rispondendo alle domande della Hidding, Massimo Boccaletti, nella sua veste di autore, ha ricordato i primi albori dell’”avventura letteraria” scaturita 7 anni fa tra gli stand di un’altra Expodental, quando aggirandosi tra gli stand in cerca d’ispirazione giornalistica, si imbatté nel “padre” dell’iniziativa, Lionello Grossi, affermato dentista che per seguire il suo sogno di assistenza ai bimbi rinchiusi, non esitò a lasciarsi alle spalle uno studio avviato.
Ne “I bimbi di Overland” presentato alle ore 11 di venerdì 19 al Padiglione 3 di Expodental è ora racchiuso “tutto quel che avreste voluto sapere…” sulle conquiste compiute in missione dal bestione Iveco a partire dalla prima spedizione, nell’estate 2006, alle successive avventure: non certo tra le sabbie cedevoli del deserto, tra infidi acquitrini della giungla e le pietre di montagne scoscese , ma nell’angusto (in tutti i sensi) cortile di un orfanotrofio. Tra bambini che orfani, per gran parte, non sono, bensì abbandonati, il che è molto diverso.
A loro andranno devoluti tutti i proventi del libro, che costa 10 euro e si può richiedere scrivendo a paola.teti@overlandforsmile.it, oppure telefonando a Overland for smile (335.5276832).