Il decreto legge 25 maggio 2021 n. 73 (cosiddetto Sostegni Bis), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 maggio scorso, contempla importanti misure a favore dei professionisti.
Le più rilevanti sono contenute nell’articolo 1 del provvedimento, che in prima battuta introduce un nuovo contributo a fondo perduto a favore delle medesime categorie contemplate dal primo decreto Sostegni. Viene, quindi, confermata l’estensione della misura ai professionisti, esclusi dagli analoghi strumenti del 2020 previsti a favore delle sole imprese.
Il nuovo contributo viene riconosciuto automaticamente (non si dovrà presentare una nuova istanza) a coloro che hanno già ricevuto il fondo perduto del primo decreto Sostegni: l’Agenzia delle Entrate, infatti, accrediterà direttamente sui conti correnti di tali soggetti un importo pari all’ammontare del contributo precedente.
Ma vi è di più: tali contribuenti, infatti, potranno beneficiare di una somma maggiore se la differenza tra il fatturato medio mensile del periodo 1 aprile 2020 – 31 marzo 2021 e quello del periodo 1 aprile 2019 – 31 marzo 2020 è maggiore della differenza tra il fatturato medio mensile del periodo 1 gennaio 2020 – 31 dicembre 2020 e quello del periodo 1 gennaio 2019 – 31 dicembre 2019.
In altre parole, dunque, si potrà scegliere se calcolare il contributo spettante commisurandolo alla perdita di fatturato registrata sull’anno solare 2020 rispetto al 2019 ovvero su quella afferente il periodo aprile/marzo come sopra individuato.
A tal fine, dunque, occorrerà verificare se la perdita di fatturato registrata nel periodo 1 aprile 2020 – 31 marzo 2021 sia stata superiore a quella subita nel periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2020, nei termini evidenziati nella tabella seguente:
In caso negativo (evidenziato in rosso) si riceverà un contributo pari a quello già accreditato a fronte della presentazione della domanda relativa al precedente contributo a fondo perduto; mentre in caso positivo (evidenziato in verde) si avrà diritto a un contributo maggiorato, previa presentazione di apposita istanza all’Agenzia delle Entrate. Coloro che invece non hanno beneficiato del primo contributo Sostegni, poiché nel 2020 avevano subito un calo di fatturato inferiore al 30% rispetto al 2019 (requisito indispensabile per ottenere il primo contributo a fondo perduto), potranno verificare se la medesima condizione sussiste con riferimento al periodo 1 aprile 2020 – 31 marzo 2021 rispetto al periodo 1 aprile 2019 – 31 marzo 2020. In caso positivo, presentando una specifica domanda all’Agenzia delle Entrate, si potrà richiedere un contributo di ammontare pari alla differenza del fatturato medio mensile riferito ai summenzionati periodi temporali moltiplicata per il nuovo coefficiente dimensionale individuato dalla norma in base all’ammontare dei compensi conseguiti nel 2019 (come evidenziato nella successiva tabella), ovvero:
- il 90% se essi non oltrepassano 100mila euro;
- il 70% se superano 100mila ma non 400mila euro;
- il 50% oltre 400mila e fino a 1 milione di euro;
- il 40% se eccedono 1 milione ma non 5 milioni di euro;
- il 30% se sono maggiori di 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.
Il Sostegni Bis, infine, introduce un ulteriore contributo (aggiuntivo rispetto ai precedenti), le cui regole di determinazione dovranno essere definite da un successivo decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze. Tale misura, anch’essa estesa ai professionisti, sarà commisurata non più al calo di fatturato ma alla differenza tra il risultato economico (incassi meno spese) raggiunto nel 2020 e quello conseguito nell’anno precedente. In attesa di conoscerne i criteri di definizione occorre rimarcare che condizione per richiedere il contributo sarà aver presentato la dichiarazione dei redditi relativa al 2020 entro e non oltre il prossimo 10 settembre (ovvero in anticipo rispetto alla normale scadenza di legge).