Gli strumenti dell’Associazione ed un nuovo incentivo per far parte della grande famiglia ANDI. Fate il “passa-parola”- Rinnovo iscrizioni entro il 28 Febbraio
Il 77% dei dentisti con meno di 35 anni ed il 40% di coloro che ha un’età compresa tra i 36 ed i 45 anni non ha un proprio studio ma fa il collaboratore o il consulente.
I motivi sono molteplici ma il più importante è certamente la difficoltà di gestire uno studio, i costi per la sua apertura e l’esagerata burocrazia che sta “intorno” alla nostra attività professionale.
Che poi, le nuove generazioni prediligano la scelta verso le certezze che la collaborazione o la consulenza possono offrire rispetto all’incognita della libera professione è un dato di fatto che, in questa giungla di lacci, lacciuoli e balzelli, nessuno si sente di criticare.
Un altro aspetto, non da sottovalutare è quello dei dentisti italiani, perlopiù under 40, che in questo periodo di instabilità del Paese, sono andati a lavorare all’estero; negli ultimi 10 anni sono poco meno di 1.500 a fronte di circa 900 Colleghi stranieri che nello stesso periodo sono venuti a lavorare sul territorio italiano.
In questo quadro della professione che cambia non bisogna poi dimenticare il numero sempre più importante di nuove attività in forma societaria che esercitano l’Odontoiatria.
Lo Studio mono-professionale o associato, rimane ancora oggi la forma nettamente più utilizzata per esercitare la professione odontoiatrica, circa il 90 %, ma rischia inesorabilmente nei prossimi anni di essere gestito solo da quella parte di colleghi più anziani che ormai da tempo sono presenti sul territorio con questa tipologia di studio. Inutile dire che se non vi sarà un ricambio tra anziani e giovani, lo studio mono professionale lentamente si avvierà verso l’estinzione e la professione virerà inevitabilmente verso gestioni di gruppo, con il relativo aumento dei collaboratori e dei consulenti.
Su questi temi di estrema attualità ANDI, da tempo, ha cercato di lavorare per i giovani e con i giovani.
Un primo input è stato quello di incentivare il cosiddetto passaggio generazionale per fare “incontrare” i giovani dentisti con chi lascerà l’attività, in modo da rendere possibile un vero e proprio ricambio che consentirà ai neolaureati di fare pratica, abituarsi a lavorare in uno studio mono professionale ove confrontarsi con una tipologia di pazientela che predilige il rapporto fiduciario “medico-paziente” e trovarsi quindi inseriti in uno studio già avviato da poter eventualmente rilevare; i dentisti prossimi alla pensione, da par loro, avranno la possibilità di contare sui giovani colleghi che potranno dare un futuro a quanto creato in una vita di lavoro.
Questo “esperimento“, iniziato in alcune zone d’Italia, incomincia ad avere i primi risultati auspicati.
Poi, con il Progetto ANDI Young, del quale insieme al Dott. Aldo Nobili sono il referente, l’Associazione ha voluto attivare da tempo tutta una serie di attività e tutele, destinate ai giovani dentisti under 35 ed agli studenti del Clopd a partire già dal primo anno di corso. Il progetto ha come obiettivo quello di favorire l’inserimento e la formazione dei giovani Odontoiatri per accompagnarli nel loro percorso lavorativo, fornendo loro un costante aggiornamento culturale nonché tutte le informazioni professionali e le opportune tutele sindacali; l’obiettivo dedicato agli Studenti è quello di informarli, già durante il loro percorso di studi dell’attività dell’Associazione e dar loro la possibilità di integrare il loro percorso formativo potendo usufruire anch’essi di alcuni benefit e dell’aggiornamento culturale fornito da ANDI. Ricordo che per gli Studenti-Soci Uditori l’iscrizione all’Associazione è gratuita.
La novità di quest’anno è un importante incentivo voluto da ANDI e votato all’ultima Assemblea ordinaria: l’introduzione di una nuova tipologia di quota YOUNG, riservata ai Soci dai 32 ai 35 anni non compiuti. Questa nuova tipologia di quota prevede l’importo massimo del 75% della quota ordinaria, ma ogni Sezione Provinciale potrà poi deliberare l’importo nel range massimo, appunto, del 75% della quota ordinaria della Sezione stessa (un esempio pratico: se la quota intera di una sezione è di 300 euro la quota massima per un Socio Young 32-35 anni potrà essere al massimo di 225 euro).
Ovviamente, la quota Young under 32 (iscrivendosi ad ANDI nei primi quattro anni di iscrizione all’albo) con l’importo massimo del 50% della quota ordinaria, viene mantenuta.
Siamo certi che questa nuova agevolazione possa essere un utile aiuto, affinché il passaggio economico da Socio ANDI Young under 32 a Socio Ordinario a quota intera, possa avvenire in modo graduale.
Numerosi ed interessanti gli ulteriori Benefit 2018 riservati a tutti gli “Under 35” che qui voglio aggiornare: dai libri della “Collana ANDI Young” (giunta già al 5° volume) che trattano argomenti per una giusta e corretta routine dell’attività professionale quotidiana, ai Corsi Residenziali e Fad gratuiti.
Gratuità anche per Convegni e Congressi, ed in tal senso ricordo il nostro prossimo Congresso Nazionale ANDI Young 2018, che si terrà il 10 marzo p.v. a Roma, con iscrizione gratuita per i Soci Under 35 e del quale avete già avuto informativa con una newsletter dedicata.
Inoltre, ricordo la scontistica sui Corsi relativi agli obblighi di legge quali il D. Lgs. 81/08, le convenzioni a prezzi agevolati, in particolar modo quella con ANDI Cattolica per l’Assicurazione RC professionale, il cui premio da quest’anno è possibile frazionarlo in due semestri per gli under 32 (vedi volantino Benefit 2018).
Insomma, il grande mondo ANDI Young aspetta tutti i giovani colleghi e anche tutti gli studenti che hanno scelto di intraprendere questa nostra bella professione.
La vostra risposta c’è stata ed è stata importante: dalla nascita del Progetto ANDI Young si è passati da 3900 Soci Young a ben 5800!
Massimo Gaggero
Vicepresidente Nazionale ANDI
Responsabile Progetto ANDI Young